Whistleblowing: risultanze indagine ANAC sulle modalità di segnalazione

Nei giorni scorsi l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha pubblicato le risultanze della indagine svolta, su base volontaria e anonima presso enti pubblici e  aziende, in particolare circa le modalità di attivazione del previsto canale interno per le segnalazioni. Tali risultanze verranno utilizzate per l’emanazione dell’aggiornamento delle Linee Guida a suo tempo approvate, avendo la disposizione in questione dato adito a dubbi e interpretazioni controverse. 

Infatti, dal loro scrutinio, è emersa evidente la necessità di chiarimenti sugli strumenti da utilizzare per consentire la segnalazione tutelando il soggetto segnalante sotto il profilo privacy e sotto quello aziendale a fronte di eventuali provvedimenti/condotte ritorsive. Ciò sulla premessa che quasi tutti i soggetti partecipanti alla consultazione hanno dichiarato di utilizzare la PEC o addirittura la posta elettronica ordinaria in contrasto con quanto prescritto dalla stessa ANAC che ha ritenuto questi strumenti non idonei, mentre non è chiaro se vi sia un obbligo di dotarsi di una piattaforma informatica e se questa debba essere affiancata anche da una modalità cartacea di segnalazione (oltre a quella, pure prescritta, orale). 

Si resta, pertanto, in attesa di tali chiarimenti attesa la delicatezza del tema, gli oneri ed i costi rilevanti a carico delle aziende e, in caso di non conformità, i poteri sanzionatori della stessa ANAC in materia : «e) da 10.000 a 50.000 euro quando accerta che non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni ovvero che l’adozione di tali procedure non è conforme a quanto previsto dal decreto; in tal caso responsabile è considerato l’organo di indirizzo sia negli enti del settore pubblico che in quello privato; […]» (art.  21 d.lgs. n. 24/2023). 

Tutte le aziende che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati tra i 50 e i 249 o che hanno implementato il Modello 231 devono essere già conformi, dal 17 dicembre 2023, alla normativa di riferimento (d.lgs. n. 24/2023). 

Avv. Agostino De Zordo - LegalAssociati Roma

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